Aula sul mare 2019/2020 prima parte…
16 settembre 2019: finalmente si parte per la settimana blu con meta Argentario!
Quest’anno la scelta è ricaduta sui meravigliosi paesaggi della Toscana tra Porto Ercole e l’isola del Giglio che abbiamo esplorato sulle nostre barche a vela già preparate al nostro arrivo dagli speciali skipper della Oxygene Sail. Gli equipaggi hanno lasciato il porto e la nostra settimana per mare è cominciata. Come al solito ad ognuno vengono assegnati determinati compiti per poter vivere al meglio e in armonia questi giorni di particolare convivenza. Questo è uno degli aspetti importanti della settimana blu; ciascuno ha delle responsabilità da rispettare, è un lavoro di squadra in cui, se viene a mancare un elemento, tutto può essere compromesso. Solo collaborando è stato possibile raggiungere la bellissima isola del Giglio che abbiamo esplorato in parte anche a piedi, con un trekking che ci ha condotti al castello del Giglio.
Purtroppo, come spesso avviene viaggiando per mare, abbiamo dovuto fare i conti anche col brutto tempo e sono cambiati i nostri piani: non potendo navigare fino a Giannutri siamo ritornati a Cala Galera dove abbiamo trascorso gli ultimi due giorni tutti insieme in grande allegria.
La partenza, ormai imminente, ci ha però portati a riflettere su come questi pochi giorni ci abbiano cambiati e ci siano stati di grande insegnamento. Infatti, non a caso questo programma è stato chiamato “Aula sul mare”: la barca a vela insegna, forgia lo spirito e permette di avere una capacità di adattamento maggiore. L’equipaggio diventa la propria famiglia per un’intera settimana e persone di cui neanche conoscevi il nome possono rivelarsi grandi amici coi quali si condivide il ricordo di un’avventura magnifica.
Tuttavia al ritorno ci tocca fare i conti anche con la settimana di scuola che non abbiamo trascorso sui banchi delle nostre classi e verifiche e interrogazioni sono note dolenti che preferiremmo non toccare. Siamo però consapevoli di quanto ci abbia arricchito questa settimana e, in fondo, l’aver affrontato vento, mare e un tempo non del tutto favorevole, ci ha dato degli strumenti alla pari di una ordinaria lezione frontale per superare queste difficoltà.